Da Parigi a Galatina: INTERVISTA a Romina de Novellis, artista e performer

Da Parigi a Galatina: INTERVISTA a Romina de Novellis, artista e performer

___ di M.R

Tra i fenomeni antropologici che contraddistinguono il Sud Italia, in particolar modo il Salento, ritroviamo il tarantismo, esaminato dal punto di vista storico-religioso nel 1959 da Ernesto De Martino, antropologo, storico delle religioni e filosofo italiano. Gli studi dedicati al tarantismo entrano in relazione anche con le problematiche di genere in ragione della natura femminile del soggetto maggiormente interpellato dalle funzioni benefiche della tarantella.

Storicamente, infatti, le donne, cadute in una condizione di crisi attribuita al morso della taranta, si abbandonavano alla musica che, come una vera terapia, curava le loro sofferenze. Al processo catartico seguiva, poi, il rendimento di grazie a San Paolo che si compieva in una cappella a Galatina.

Ed è proprio in questo comune del Salento che Romina de Novellis, artista performer italiana residente a Parigi, (nella foto) ha deciso di dare vita al progetto “Domus” nato dall’idea di svecchiare gli studi sul tarantismo da sempre associati ad un approccio antropologico.

Il mio desiderio– spiega- era quello di capire a cosa fosse legata la scomparsa del fenomeno del tarantismo. Quello che mi ha sempre interessato, infatti, è comprendere il perché la memoria di un evento così incisivo non fosse stata valorizzata e non si fosse fatto un lavoro di approfondimento sull’oblio di questo fenomeno di cui si trattengono solo gli aspetti più seducenti, ossia la musica e la festa di San Paolo. Non è rimasto, invece, nulla sulla crisi e sul momento di dolore, principalmente femminile, che precedeva il ballo. Quello che mi premeva fare era proprio valorizzare la ribellione che, nonostante fosse veicolata dal dolore, si presentava come una forma di catarsi che permetteva ai tarantati e alle tarantate di emanciparsi temporaneamente da una cultura imposta. La parte più importante del rituale era il momento di ribellione nei confronti della propria società e della propria famiglia. Negli studi sul tarantismo, quindi, trovo problematico il fatto che non sia stata valorizzata la potenza delle donne che trasmettendosi questa tradizione in maniera silenziosa e ribelle sono andate controcorrente ribellandosi al loro destino già scritto, ossia quello di donne contadine appartenenti ad una classe sociale precaria e povera”.

Il dolore e il desiderio di ribellione è al centro dello studio della performer secondo cui è importante porre l’accento sulla potenza con la quale le donne, durante la festa di San Pietro e Paolo, trovavano  la forza di diventare tarantate. Si assisteva, in quell’occasione, ad un momento catartico in cui le donne erano legittimate ad esprimere di fronte alla società tutta la loro sofferenza e il loro dolore represso negli altri periodi dell’anno.

Si tratta di un atto di estrema contemporaneità e di profonda sapienza– afferma. “Per tale motivo, parlare di tarantismo significa soprattutto mettere al centro il ruolo che le donne avevano in questo processo. Ci si è focalizzati, invece, sulla parte maschile del fenomeno, la musica suonata dagli uomini e San Paolo, senza dare minimamente importanza alle donne. Alla luce di questo, “Domus”, progetto che si svolge in una casa tipica salentina, ha un’impronta molto femminista e mira, attraverso un approccio antropologico, a difendere l’arte contemporanea tramite il linguaggio della performance”.

Lo struttura stessa della casa del sud rispecchia l’archetipo della donna salentina spesso confinata ad un contesto casalingo in cui il balcone e il cortile rappresentano lo spazio di espressione e contatto con l’esterno.

A tal proposito aggiunge: “E’ molto difficile per le donne salentine rendersi conto di come la loro realtà, in determinati aspetti, possa essere ancora estremamente isolata. Allo stesso tempo, è singolare constatare come la ribellione femminile sia avvenuta proprio attraverso le tarantate. Ciò vuol dire che, in realtà, c’è sempre stato il desiderio di andare contro l’isolamento e di rompere il silenzio. Il problema è che gli studi come quelli di De Martino sono rimasti legati ad un pubblico di soli esperti, per giunta maschile. Nel Salento, infatti, i maggiori esperti di tarantismo sono uomini interessati a fare un’analisi puramente storica e letterale di quello che accade nello studio demartiniano senza proporre innovazioni”.

Dialoghi sul Mediterraneo-The Last Supper Project”

Si assiste, inoltre, ad un forte fanatismo nei confronti della musica della taranta che pone su un livello secondario gli aspetti fondamentali del rito, ossia la crisi e il desiderio di riscatto che colpiva le donne.

Non sono contraria alla valorizzazione della cultura musicale attraverso eventi aperti al grande pubblico- chiarisce. “Il problema è che si è tralasciato tutto il resto: non si è data importanza a ciò che c’è dietro il ballo e a tutte le conseguenze che ne derivano. Tutta l’attenzione è stata focalizzata sul fenomeno del patriarcato, ossia l’uomo che cura la donna tarantata. Non si è effettuata, invece, un’analisi più puntigliosa che potesse mettere in valore il ruolo delle donne le quali rotolandosi a terra esprimevano la loro sofferenza e si rendevano rappresentatrici della necessità di un cambiamento rispetto alle dinamiche sociali e intra-familiari”.

Oltre alle problematiche di genere, il progetto “Domus”, che ha fatto tappa all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi lo scorso 17 giugno 2021 con la performance “Dialoghi sul Mediterraneo-The Last Supper Project” (La Cène), pone l’accento anche su altre tematiche come il problema ambientale (xylella, riscaldamento climatico) e la questione dell’emigrazione.

Uno spazio di incontro di importanza strategica, quello creato dalla performer, nel quale esperti di vari ambiti, sia italiani che francesi, dibattono su argomenti di grande portata con un metodo capace di coniugare l’approccio italiano e francese.

Sito ufficiale: https://www.romina-denovellis.com/

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC9WWWs04iGahvvVMshz005A

Performances di Romina de Novellis

 LA GABBIA / 2019 / Les ancienne serres de Pantin / Paris
Na Cl O / ATM Asia Triennial Manchester / Manchester Cathedral / UK 2018
IL GIOCO DELLA CAMPANA / Manifesta Biennial 12 / Collateral Events / Palermo / Italy 2018
GRADIVA / Pompeii Ruins / LABANQUE Art Center Béthune France 2017

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