Voleva essere notata, Elsa, combattere per essere letta, capita, apprezzata, diventare qualcuno.
Non ho nessun lavoro, nessun mezzo, nessuno! – scrive alla sua amica Luisa – le mie speranze sono lontane e incerte.
Cultura: l'urlo degli uomini in faccia al loro destino (A. Camus)
Voleva essere notata, Elsa, combattere per essere letta, capita, apprezzata, diventare qualcuno.
Non ho nessun lavoro, nessun mezzo, nessuno! – scrive alla sua amica Luisa – le mie speranze sono lontane e incerte.
Perché, ancora oggi, leggendo le sue poesie ci arriva tutto il suo dolore? Perché quando racconta in versi, la Merini ci insegna l’utilità della poesia, la sua difesa, il suo rifugio nella disperazione, l’arma contro il demonio. Lei l’ha conosciuto, era quell’asilo dei folli, e sempre lei l’ha sconfitto con le sue parole.
Oriana ha cambiato il modo di fare giornalismo e quello di raccontare la guerra, mettendosi nei panni di chi la subisce, di chi soffre, di chi muore.
Scrivere è arte ed è mestiere, sfrontatezza e ambizione. Ce lo insegna Grazia Deledda, unica autrice italiana ad aver ricevuto, nel non troppo lontano dicembre del 1927, il Premio Nobel per la Letteratura.