Ho un rapporto molto particolare con Parigi. Mi sono trasferita quando avevo 43 anni per lavorare in un organismo internazionale. Espatriare a quell’età è un po’ tardi e, proprio come ho scritto in “Cara Pace”, il mio ultimo romanzo edito dalla casa editrice “Il ponte delle grazie”, “la radice non ha attecchito”.
Tag: Parigi
Il cinema francese, partendo sempre dal mio genere di riferimento, ha un fascino inestimabile. I tempi prolissi tipici della sua narrativa, la sua palette grigia e malinconica, la sua capacità di trascinare lo spettatore lentamente nella propria realtà, al contrario di come sostengono molti, li ho sempre trovati dei punti a favore.
Vivere nella ville Lumière è un’occasione per arricchirsi culturalmente e consente di toccare con mano il fascino che l’Italia genera all’estero. Io lo sperimento quotidianamente: la maggior parte dei nostri studenti non studia l’italiano per motivi professionali, ma per pura curiosità ed interesse. Ci sono alcuni allievi che sono sorprendenti nelle loro conoscenze dell’italianità
Il teatro Valle: la fine di una trasformazione sociale? INTERVISTA a Tiziano Panici, fondatore del festival romano “Dominio pubblico”